Ciao, allacciandomi a questo post, vorrei chiederti una cosa collegata ma diametralmente opposta: qual’è il segreto degli ingegneri?
Mi spiego meglio, spesso e volentieri, quando dici ad una ragazza che sei ingegnere, o fino a qualche tempo fa studente in ingegneria, questa prima fa una faccia come a dire “ah, e pensare che mi sembravi normale fino ad un momento fa”, poi alla prima occasione scappa, neanche avessi qualche malattia contagiosa. E questo non capita soltanto a me, ma ho anche la testimonianza diretta di miei colleghi che con le ragazze ci sanno fare meglio di me, addirittura conosco chi mente e dice di essere studente in medicina o altre cazzate pur di non spaventarle…
Ora, mi rendo conto che forse fare l’ingegnere non è proprio la stessa cosa di fare la rockstar, ma cavolo, un lavoro vale l’altro no?
Perciò ti ripeto la domanda: “Qual’è il segreto degli ingengneri?”
Grazie della eventuale risposta e complimenti per il blog.
E’ per le domande come questa che adoro il mio lavoro.
La cosa che mi fa morire dal ridere è che in effetti ho sempre visto io stesso, in modo particolare tutta la categoria di ingegneri.
Non fosse per qualche raro caso di ingegneri miei amici che hanno una personalità assolutamente fuori dai canoni tipici della categoria, che stimo e per molti versi ammiro nella loro dedizione e professionalità.
Non credo esista alcun “segreto degli ingegneri”, semplicemente il contesto in cui sono abituati a stare, porta molti di loro a vivere secondo determinate convenzioni, con dei “riti” e delle consuetudini che sono, per ovvie ragione diverse ai riti che potrebbero avere gli addetti ai lavori del mondo dello spettacolo, della moda, dell’arte o di un qualsiasi altro tipo di lavoro.
Vedi, l’elemento chiave che distingue in modo così profondo gli ingegneri da qualsiasi altro tipo di uomo è la tendenza a considerare il mondo reale e le persone secondo criteri che esulano molto spesso dalla realtà più concreta.
Mi spiego meglio…
e premetto che non si tratta di una critica ma di semplici considerazioni, frutto di una certa consuetudinarietà negli atteggiamenti di chi rientra in questa categoria professionale.
…per un ingegnere, la vita funziona secondo principi lineari e tendono troppo spesso a trascurare elementi che in molti casi sono assolutamente fondamentali.
Penso alla cura dell’abbigliamento: un paio di jeans, non sarà mai uguale ad un paio di jeans fatto di un tessuto particolare, con delle rifiniture ed una struttura molto ricercata.
Mi è capitato di lavorare per un paio di anni nel mondo della moda e vi posso assicurare che a volte anche solo un bottone o il colore di una cucitura, possa fare la differenza tra un capo e l’altro.
La vita non è sempre e solo TUTTA SOSTANZA.
Così come molti non andrebbero mai a fare una cena romantica per festeggiare un anniversario importante, in un autogrill sull’autostrada, è evidente che un vestito non sia un semplice modo per coprirsi.
Quando tu dici di essere ingegnere ad una donna non è tanto il concetto della “tua professione” in sè che spaventa la donna, quanto al fatto che andrà a collegare tutti gli stereotipi classici di questa categoria e li assocerà a te.
Se qualcosa del tuo aspetto esteriore (che include l’abbigliamento) o del tuo modo di pensare, di vivere la tua quotidianità, lascia intendere che appartiega alla categoria dello “stereotipo dell’ingegnere”, tu sarai quella persona.
Questo vale anche in senso opposto ovviamente. Se tu fossi ad esempio un pittore, e chiedessi ad un tuo amico che rispecchia in pieno lo “stereotipo dell’ingegnere” di prestarti i suoi vestiti ed incominciassi ad imitarlo.
Tu verrai visto come un ingegnere, senza che tu lo sia davvero!
Per certi versi un ingegnere è portato, per tutta una serie di motivazioni che non sto ad elencare ad avere una visione piuttosto rigida sulle cose e questo talvolta “spaventa” chi lo circonda.
Così come ci sono autentiche fazioni che piuttosto di comprare un computer con sopra Windows, andrebbero in giro in cammello per la città, ci sono altri che hanno una determinata visione sul mondo e sulle donne in generale.
Alzi la mano chi oltre ad essere ingegnere (ma credo che valga lo stesso per chiunque altro) non abbia mai pensato almeno una volta nella propria vita, che le donne siano persone incomprensibili che spesso ignorano elementi concreti che dovrebbero essere molto importanti, nella scelta dell’uomo.
Moltissimi di coloro che seguo personalmente attravero il Rispondimi Prima e che ogni giorno mi raccontano le loro storie, sono persone dotate di un estremo buon senso, disponibili, sensibili e molte volte si rivelano degli inguaribili romantici.
In tanti mi raccontano del fatto che non capiscano il motivo per cui, pur essendo degli uomini dall’aspetto particolarmente gradevole, pur avendo un’ottimo lavoro e quindi avere una posizione di un certo rilievo, non riescano in ogni caso a trovare una donna.
Mi capita di leggere storie di donne che preferiscono avere un’avventura con qualche uomo appena conosciuto in un locale, che piuttosto vivere una relazione serena e di lungo periodo con uomini affidabili, benestanti e senza particolari difetti.
Per la serie, perchè una donna dovrebbe scegliere un uomo che non prospetti alcuna sicurezza tipica di una relazione di lungo periodo ad uno che invece sarebbe in grado di offrire loro un “Porto sicuro”, fatto di certezze, affetto e serenità.
Questo forse non è un dubbio che si pongano solo gli ingegneri, ma questa categoria sembra soffrirne in proporzione sicuramente maggiore.
La seduzione, funziona secondo principi piuttosto semplici che molto spesso NON hanno nulla a che fare con la razionalità.
La passione, l’istinto sessuale, sono elementi che non hanno NULLA a che vedere con un uomo disponibile che è disposto a fare tutto ciò che sia necessario pur di conquistare l’affetto di una donna.
Quando una donna PERCEPISCE in te, che sei già a sua totale disposizione, che molto probabilmente saresti disposto ad andare a piedi su Marte, pur di farla felice; qualcosa dentro la sua mente la porta a spegnere quella tensione sessuale così importante per farla sentire attratta a te.
So che sembra impossibile, che per certi versi possa sembrare assurdo, ma noi esseri umani siamo “programmati” (per usare un termine caro agli ingegneri) per rispondere in un certo modo a determinati atteggiamenti.
…La cosa ancora più utile da comprendere è che non importa chi ci stia davanti, non importa il luogo o la sua posizione sociale, non c’è nulla che sia in grado di modificare il nostro modo di rispondere agli atteggiamenti delle altre persone.
Ma questa non è una cattiva notizia, anzi. Questo rappresenta il punto da cui partire, da cui iniziare un nuovo percorso.
Si tratta di un punto fisso. Se le persone rispondono ALLO STESSO MODO a determinati ATTEGGIAMENTI. Assumendo gli atteggiamenti utili a far sentire attratta una donna a noi, RIUSCIREMO a farla sentire attratta a noi.
E non importa che sia ricco, povero, bello, brutto, Windows o Apple, ingegnere o carpentiere, gli istinti funzionano sencondo principi lineari.
La paura spinge le persone a fare determinate azioni, l’istinto sessuale non credo abbia bisogno di presentazioni.
Mettiamola da questo punto di vista: quando il tuo gioco è troppo semplice, automaticamente perde d’interesse da parte della donna che cerchi di far giocare.
Vorrei che comprendessi il fatto che non sia la tua professione o il tuo livello di reddito a permetterti di avere più o meno successo con le donne. Ma ciò che la tua mente è in grado di far loro percepire e ciò che sei in grado di trasmettere in termini di sensazioni, può avere un ruolo drammatico nel migliorare le tue performance e renderti la vita molto più semplice.