Ciao seuduzione, quandi dici di “stimolare sessualmente le donne che conosci” intendi il FLIRT? Cioè giocare e scherzare usando il contatto fisico?
Non vorrei creare fraintendimenti, ho voluto riprendere questo commento proprio per fare una precisazione su ciò che considero Flirtare e ciò che considero “giocare” o sedurre.
Essere disponibili, a sua volta indica un concetto a sè stante, ma la cosa più sorprendente a mio avviso è che spesso molti non si rendono conto di quanto, eccedendo in determinati comportamenti, apparentemente innoqui, si possa arrivare a trasformarli in barriere insormontabili.
Quante volte vi sarà capitato di non rendervi magari conto di fare un sorrisone che non finiva più con una ragazza appena conosciuta che vi piaceva moltissimo; di essere assolutamente a sua disposizione, servizievoli in ogni singolo dettaglio, ridere senza motivo ad ogni sua battutina.
Alcune volte mi capita di vedere i miei clienti, specialmente quando si tratta di ragazzi sui 25/30 anni che escono, conoscono in qualche locale delle ragazze e si dimenticano totalmente tutto ciò che è necessario fare per sedurle.
Incominciano a lanciarsi negli errori più banali e grossolani, come ad esempio ignorare la “spalla” che è al loro fianco.
Voglio dire, per quale buona ragione dovresti trascurare o schernire l’amico che è con te davanti alle donne che avete appena conosciuto?
E’ un po come se una volta che impari a guidare decidessi di utilizzare il freno per andare avanti e l’acceleratore per fermarti. Nella seduzione, se vuoi raggiungere un determinato obiettivo, ogni singolo elemento va utilizzato per ciò che serve.
Se volessi far sentire una donna attratta a te e ti limitassi a parlarle, sarebbe proprio come pretendere di accelerare usando il freno.
Nel gioco di squadra ad esempio, lo stesso spirito di solidarietà con il compagno è molto importante. Non è semplicemente una questione di rispetto del compagno di battaglia, ma di comunicazione di base.
Se trascuri il tuo compagno, per fare bella figura con la donna, quello che è successo, da un punto di vista imparziale, è che tu stai cercando far capire alla donna, che rispetto al tuo amico lei dovrebbe perferire te.
O in parole povere, come se tu stessi scodinzolando davanti a lei, implorandole di segliere te.
Ma a questo punto la domanda diventa, chi è l’uomo tra te e la donna che hai davanti?
Chi è che guida i giochi?
Chi è che seduce chi?
C’era una volta un tempo, un’epoca, dove l’uomo, almeno durante la caccia, durante la seduzione della donna, era lui il protagonista.
Lui sceglieva la preda e la donna apprezzava quel determinato modo di comportarsi del maschio e si comportava di conseguenza.
Un atteggiamento deciso, determinato che non scendeva a compromessi e che veniva apprezzato proprio per queste caratteristiche.
Non dico che sia necessario tornare indietro di un centinaio d’anni, in fatto di costumi, ciò che però credo che negli ultimi tempi, sia venuto meno, specialmente dal punto di vista dell’uomo, è di tutta una serie di caratteristiche tipiche, che gli sono sempre appartenute.
Quasi come se negli ultimi 50 anni, da quando la televisione ha imposto delle nuove regole in termini di comunicazione e di relazioni interpersonali, l’uomo avesse dimenticato il suo ruolo.
Il gioco della seduzione, in particolare da un punto di vista culturale, oggi viene vissuto in modo molto diverso. Quasi come se fosse un qualcosa di imprevedibile e che sia difficile da gestire.
Il motivo è semplice, ciascuno di noi, viene bersagliato dalla pubblicità e soprattutto dai film, con dei modelli di vita e comportamentali che non appartengono alla vita di tutti i giorni.
Da quando l’uomo sexy è quello che beve un Martini, fuma Marlboro, veste Armani e guida una Ferrari?
Esisteva un tempo un uomo che era sexy perchè faceva sentire bene le donne. Solo portandole per mano per le strade della città o per dei sentieri in campagna, era in grado di farle vivere un sogno ad occhi aperti.
Era un tempo dove non importava ciò che AVEVI ma ciò che ERI.
Questa logica ha portato moltissimi uomini a giustificare i loro insuccessi dietro ad una semplice spiegazione.
Se non riesco a conquistare una donna il motivo è perchè non sono abbastanza soldi o non sono abbastanza bello.
Con questa triste scusa, hanno rinunciato ad essere loro stessi, e sostanzialmente hanno smesso di sedurre le donne con le emozioni e facendo leva sulla parte più profonda ed importante, quella degli istinti.
La seduzione era un momento in cui l’uomo con la sua personalità e con il proprio linguaggio del corpo, innescava nella donna delle emozioni, comunicava ad un livello molto profondo con lei e questo veniva molto apprezzato da entrambi.
Ma questa, per noi è una buona notizia.
Non so se esistano statistiche in merito, ma dal mio punto di vista, oltre il 60% degli uomini non ha la minima idea di come si possa far innamorare una donna nell’arco di poche ore. Ed almeno l’80% è convinto di non essere in grado di poterci fare l’amore insieme entro le prime 6 ore, dalla prima conoscenza.
Si tratta di una buona notizia, perchè a questo punto usando anche solo qualche piccola tecnica, sei automaticamente in grado di far percepire alla donna che ti sta davanti, delle sensazioni che lei non aveva mai provato prima.
Flirtare non è sedurre, flirtare non implica alcun coinvolgimento emotivo, non costruisci nulla durante un flirt. Ti limiti a chiacchierare ed assumere dei comportamenti tipici delle donne, che non ti aiuteranno di certo.
Sedurre significa comunicare ad un livello più profondo con la donna che hai davanti a te.
Significa portarla a vivere i momenti che trascorre insieme a te, come se si trattasse di qualcosa di magico, come se ogni serata trascorsa insieme a te, fosse un’esperienza travolgente.
Mai come oggi le persone e soprattutto le donne hanno bisogno di vivere emozioni forti, quanto più sei in grado di controllare le emozioni di una donna, tanto più lei si sentirà attratta da te.