Cambiare il proprio carattere e migliorarlo, missione impossibile?

Cambiare il proprio carattere e migliorarlo, missione impossibile?
Mr. Seduzione

Vorrei chiedere personalmente scusa a tutti coloro che stanno aspettando una risposta alle loro esperienze, ma voi siete sempre di più e (perdonate la scarsa modestia) di Mr. Seduzione ne resta sempre solo uno. Tra l’altro anche se volessi, sarebbe difficile trovare in giro gente che abbia le competenze necessarie per svolgere questo lavoro.
Il problema nasce tutto dal fatto che fin dal primo giorno che è nato il blog, mi sono promesso di offrire a Voi cari amici, non le solite balle scontate e banali, ma solo contenuti di livello professionale ed solo il meglio di quanto potrete mai scoprire su questo mondo meraviglioso.
Si parla spesso di qualità senza compromessi, ma raramente la si raggiunge. Voi sapete che a me i compromessi non piacciono, quindi mi auguro apprezziate l’orientamento alla qualità totale che ho voluto dare a questo blog.
Quindi se il vostro intervento fosse ancora in coda è dovuto ad una mia scelta di seguirvi uno ad uno nel modo migliore che mi sia possibile.
Ma basta ciance, torniamo a parlare di affari… Uno di voi mi ha posto una questione interessante riguardo alla difficoltà che alcuni incontrano nel cambiare il proprio atteggiamento e di questo ne parlavo anche con un mio cliente in questi giorni.
La verità è che il carattere di una persona è un po come un bambino dispettoso che va educato a dovere.
Se fosse abituato a prendere a calci le sue compagne di classe e qualcuno non gli desse una bella lezione, lui continuerebbe a fare i dispetti alle sue amichette, fino al giorno in cui diventerebbe grande e si ritroverebbe ad avere tutte le fanciulle che gli corrererebbero dietro (e di certo non per picchiarlo).
Già… tempo fa avevo letto uno studio secondo cui i bambini che da piccoli sono dispettosi con le bambine, da adulti hanno molti meno problemi di relazione e conquistano le donne con maggiore facilità rispetto ai bambini che si erano dimostrati più mansueti con il giovane pubblico femminile. Il che la dice lunga su quanto sia giusto essere disponibili e gentili con le donne (da adulti ovviamente).
La cosa che noto più spesso è che un po per pigrizia, un po per una componente psicologica che porta il carattere delle persone a vivere la propria vita per inerzia, gli uomini facciano fatica a lavorare sul proprio atteggiamento o sul loro modo di fare con le donne per motivi davvero ridicoli.
Di solito si convincono che se fino ad oggi hanno avuto scarso successo con le donne, si sia trattato solo di una questione di sfortuna e che quindi non siano stati loro a sbagliare, ma che “evidentemente” sia sempre stato questione di aver trovato donne sbagliate o non adatte a loro. Niente di più sbagliato.
Bè, se sicuramente la fortuna può incidere per una percentuale risicatissima, per quanto riguarda la quasi totalità degli uomini che non hanno problemi a cambiare partner anche con una certa frequenza, c’è da dire che la verità in realtà riveli un risultato completamente diverso da quello immaginato dai molti dell’esempio precedente.
Non esistono donne SBAGLIATE, ci sono solo uomini che NON HANNO CORAGGIO DI FARE LA COSA GIUSTA quando sono con una donna a cui sono interessati.
Molti giustificherebbero questo fenomeno considerandola una semplicissima quesitone di timidezza, ma io onestamente, se devo dirla tutta, quando mi si tirano fuori certe balle preferisco mettere in chiaro le cose e fare i discorsetti come si deve.
Innanzitutto, la timidezza è un’altra cosa. Voglio dire, sei con una bella donna, una donna meravigliosa, un sorriso da favola, occhi solo per te, magari che faccia pure finta di ridere ad alcune delle tue battute peggio riuscite… Io scommetto quello che volete (e io se scommetto è perchè so che è così), che esisterebbero uomini che anche in questi frangenti, sarebbero in grado di fare dei casini inenarrabili e non riuscirebbero neppure a portarsi a casa un semplice bacio.
Questa siamo sicuri di volerla chiamare timidezza? Io lo definirei letteralmente terrore di agire.
Tolto che persino su wikipedia diano come dato statistico che SOLO l’1,5% della popolazione maschile sia timido, il che mi sembra un tantino riduttivo, probabilmente tutti si riferiscono alla timidezza pensando a cose completamente diverse.
Se dovessi fare una stima tra le persone che conosco, su per giù, 4 uomini su 5 sono timidi e di questi, 3 non hanno la più pallida idea di come approcciare una donna per strada. Sicuramente un dato che è in assoluta controtendenza con l’1,5% di prima.

La timidezza con gli anni è stata confusa con un concetto leggermente diverso: “emozione che si prova in momenti quando non si sa cosa fare in presenza di altre persone”.
Il problema nasce per colpa o a causa della nostra educazione infantile, nel modo a cui ci hanno abituato i nostri genitori ad intrattenere rapporti sociali con gli altri.
Il lato emozionale non è il fattore scatenante, ma la totale impreparazione per affrontare questi tipi di situazioni che genera questa “paura”.
Di fatto, parlando in parole povere, se non abbiamo imparato da piccoli a gestire i nostri rapporti con l’altro sesso, è chiaro che ci venga a manca quel “know-how” (saper come fare) per intrattenerci con le donne ed ovviamente per sedurle con successo.
Io vi dico, a mio avviso, non esistono persone timide, ma solo persone che non sanno “come fare” per sedurre le donne.
Siamo sinceri, io capisco quanti di voi mi parlano di quanto sia stato difficile per loro, in passato, riuscire anche solo a baciare una donna, figuriamoci a finirci a letto dopo poche ore che la si sia conosciuta. Ma la verità è che tutti coloro che con le donne non hanno alcun problema o difficoltà ad interagirci in modo efficace, una volta che capiscono quei quattro concetti chiave che funzionano, non fanno alcuna fatica, anzi.
Sarò cinico a dire quanto segue, ma nella vita io credo che esistano due tipi di persone: i vincenti ed i perdenti.
I vincenti sono quelli che quando sbagliano capiscono i motivi che li hanno portati a fallire e che dopo essersi rialzati, fanno tutto ciò che è necessario per evitare di ritrovarsi a vivere altre situazioni imbarazzanti.
I perdenti invece sono coloro che sbagliano, alzano le spalle giustificando il loro insuccesso con una questione di sfortuna, CONTINUANO A SBAGLIARE e sperano che in futuro le cose migliorino, poi SBAGLIANO ANCORA e ancora, e ancora. Un giorno poi decidono di lasciare perdere e si accontentano di quello che riescono a ottenere.
Cambiare il proprio carattere non è difficile, non ci vogliono anni, non servono mesi; delle settimane sarebbero anche troppe, in realtà bastano pochi giorni.
Il discorso è TU COSA VUOI PER TE STESSO DALLA VITA?
Una volta che sei chiaro e soprattutto ONESTO con te stesso, metti nero su bianco le tue aspettative, i tuoi desideri e valuti ciò che sia necessario da fare per raggiungere quegli obiettivi.
Se sei un vincente, fai delle scelte ben precise, anche a costo di fare delle rinunce, ma ti concentri sul risultato finale, sul famoso piano 10.
E’ inutile dire: “io voglio portarmi a letto una modella, ma allo stesso tempo voglio andare in giro in braghette corte, con le crocks arancioni ai piedi e bere birra con i miei colleghi di lavoro nel baretto sotto casa ogni sera”.
La vita è fatta di scelte precise, di rinunce a cose trascurabili per ottenere qualcosa di grande, qualcosa che si desidera davvero con tutto se stessi.
Se sei un perdente probabilmente stai leggendo il blog sbagliato, qua si fabbricano macchine della seduzione, qui si impara a diventare gli uomini che tutte le donne desiderano, i migliori.

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