Che cosa t’impedisce di attrarre OGNI donna a te? – Il principio dell’accettazione.

Che cosa t’impedisce di attrarre OGNI donna a te? – Il principio dell’accettazione.
Mr. Seduzione

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Salve M.S. mi trovo in una situazione molto particolare della mia vita… in una ituazione buia… parlerò sinceramente xk penso k ci voglia sincerità per prendere in mano la mia vita e portarla al livello delle mie aspettative cm diresti tu.
Partiamo da delle premesse, io ho 20 anni, sn un bellissimo ragazzo sn alto 1 e 90, moro okki verdi e bel viso, ho fatto qualche lavoro cm modello ed ho fatto serate di addio al celibato, quindi sn abbastanza apprezzato dal pubblico femminile.
Nonostante tutto ciò ora sn in un periodo triste della mia vita, ke dura da più di un anno, da quando ho finito la mia storia cn 1 ragazza di cui ero innamorato, chiuso cn lei la mia vita è andata peggiorando, mi sn allontanato dalle mie amicizie, anke se queste nn mi avevano mai soddisfatto, e mi sn estraneato dal mondo, tanto ke oggi non ho più amici ne ragazze, sn cm uno ke cambia città e non conosce nessuno…
Ora questa situazione mi ha stufato, e penso ke comunque essere così al livello di partenza possa essere una cosa positiva per costruire la vita ke voglio in tutti i sensi… ora volevo da te un consiglio… Come iniziare al Risalire???

Quando la bellezza non è tutto…

Tu fai il modello, sei alto 1.90 ed a differenza di molti che magari vorrebbero essere come te, sei finito in ogni caso per chiuderti al mondo, alle amicizie, alle donne.

Non sono pochi coloro che considerano la bellezza un fattore fondamentale. In certi casi ci sono certi uomini che arrivano a convincersi in modo così pesante, di una loro inadeguatezza estetica, che poi trasferiscono questa stessa sensazione di profondo disagio, alle persone che li circondano.

Ci sono magari uomini che hanno qualche problema legato alla loro calvizia, chi magari non riescono a farsi accettare, per un fisico con una serie di decine di chili di troppo, chi magari pur avendo diverse carte a suo favore, come nel tuo caso, finisce per tagliarsi fuori dai giochi da solo, per problemi legati ad esperienze negative vissute nel passato.

E credo che sia proprio questo il tuo problema.

Le persone accettano coloro che si lasciano accettare dagli altri.

Prova ad immaginare di essere un operaio, di avere quindi uno stipendio limitato, risorse economiche decisamente esigue, magari un mutuo sulle spalle, l’automobile comprata a rate e qualche debito in giro tra amici e parenti vari.

Un giorno vieni invitato da un tuo vecchio compagno di scuola ad un rinomato Country Club della tua zona.

Tu provieni da un retaggio culturale, improntato sulla modestia, fatto di piccole cose, pieno di svaghi semplici. Sei magari abituato ad avere amici disinteressati, che ti accettano per ciò che sei, perchè anche loro sono come te.

All’improvviso però, ti ritrovi in mezzo ad uno dei luoghi più “ostili” per una persona che è abituata a ricercare aspetti semplici ed essenziali dalla vita.

Uomini d’affari, persone che tra accessori e vestiti, arrivano ad indossare più di 5000 €, quando tu, sei abituato a comprare i tuoi vestiti al mercato, perchè non hai neppure bisogno di abiti firmati.

Se incominci a convincerti che quelle persone siano diverse da te, che sia ingiusto che tu abbia un tenore di vita immensamente inferiore al loro e che specialmente queste persone non abbiano nulla da offrire ad un uomo come te; senza aver magari stretto neppure una mano all’interno di quel Club, ancora prima di varcare la soglia d’ingresso, ti sei costruito una barriera psicologica tra te e loro.

Il tuo primo pensiero, ancora prima di entrare sarà:

Io sono l’operaio senza soldi e loro sono degli opportunisti, privi di sensibilità, che quasi sicuramente mi compatiranno.

Ripeto è un concetto che ti sei creato da solo, è un po come se avessi attivato dentro la tua mente la modalità “difesa da persone ostili”.

Ma chi ti dice che quelle persone ti siano realmente ostili?

Cerchiamo di essere chiari e sinceri con noi stessi, essere simpatici alle persone, ad esempio, non è qualcosa che decidono gli altri, è un fattore che dipende da noi.

Se tu ad esempio trovassi antipatica una persona a pelle e l’ultima cosa che vorresti, sarebbe quella di risultargli simpatico, siamo sicuri che avresti lo stesso atteggiamento che dedichi solitamente ai tuoi amici più cari?

Ti “sforzeresti” di rendere interessante la vostra conversazione?

Rideresti volentieri alle sue battute?

Gli racconteresti l’ultima esperienza bizzarra che ti è capitata?

Non so se mi segui, ma ciò che vorrei che comprendessi in modo forte, è che gli altri ci accettano solo quando lo vogliamo noi.

Se tu non vuoi essere accettato dagli altri, gli altri risponderanno semplicemente alla tua posizione, RICAMBIANDO il “favore”.

Se preferisci, considerala come il principio di archimede nelle relazioni interpersonali o il principio dell’accettazione:

Una persona viene accettata con un’intensità pari all’intenzione della persona stessa di essere accettata dagli altri.

L’accettazione di per sè, è un concetto ben più complesso, entrano in gioco molti fattori, come la capacità di mettersi sulla stessa lunghezza d’onda di chi abbiamo intorno a noi; ma questo piccolo concetto, ti deve semplicemente aiutare a capire che: se sei tu il primo a non accettare te stesso, quando devi entrare nell’ottica di relazionaarti con altre persone, finirai per complicarti la vita da solo.

Poi ci possono essere persone la cui compagnia ci può dare maggiori soddisfazioni, altre con cui questo piacere sarà minore, è assolutamente normale. Ma una volta che entri nell’ordine d’idee, che tu vuoi essere accettato; una volta che capisci quale sia il mood più adatto alla situazione, nulla ti può fermare.

Spesso durante i corsi dal vivo, mi capita di vedere qualche cliente che mi dice, io voglio andare a conoscere quella ragazza, lei mi piace, ma appena la guardo, mi sento inadeguato, è come se le leggessi negli occhi “non m’interessi, SPARISCI”.

Eppure, quando poi andiamo io e lui, insieme, dalla stessa donna che gli dava quell’impressione, la stessa sera, solo qualche minuto più tardi, tutta questa pressione, improvvisamente viene a mancare.

Quando finalmente lui o gli altri partecipanti riescono a chiudere la partita, al termine della serata, mi fa piacere quando mi confessano di aver capito che fino ad allora, non riuscivano a risolvere i loro problemi, perchè si ponevano le domande sbagliate.

Cosa devo dirle?

Come faccio a capire se le piaccio?

Come faccio a baciarla?

Se la bacio mi respingerà?

La Domanda vera dovrebbe essere, che cosa del mio atteggiamento, impedisce alle donne di sentirsi attratte da me?

Certo, chi sceglie di partecipare ai corsi, ha un punto di riferimento da cui partire, è più facile limitarsi ad imitare me o Edward, rispetto a cercare di capire il procedimento esatto, da soli.

Ma alla base di tutto ci sei sempre tu.

Quando impari qualcosa è normale, limitarti ad imitare gli altri. Fa parte del processo di apprendimento, indipendentemente da quale sia l’attività che stai cercando d’imparare.

C’è chi semplicemente assumendo il mio stesso atteggiamento, o se preferisci in alcuni casi, imitandomi del tutto, riesce a fare qualcosa che fino a pochi istanti precedenti era convinto fosse un risultato irraggiungibile.

Non era la sera successiva, era semplicemente qualche minuto più tardi.

Non era cambiato fisicamente, non era vestito in modo diverso, semplicemente il suo modo di porsi, il suo atteggiamento era diverso.

Poco importa se magari aveva toccato quella donna, come aveva visto fare da me qualche minuto prima, con un’altra all’interno del locale.

Lui aveva raggiunto il suo obiettivo, era andato oltre ogni sua aspettativa, semplicemente facendo le stesse cose che aveva visto da me o da Edward.

Per questo ritengo che la tua una storia possa essere d’aiuto a molti, per capire, quanto siano DECISAMENTE più importanti gli elementi intangibili, quelli che non puoi vedere, ma che le donne sentono in modo fortissimo.

Non è la bellezza, non è la tua pancia, non è il numero dei capelli, a renderti più attraente per una donna.

L’energia, la sensazione che le persone che ti stanno intorno riescono a percepire da te, questo è ciò che ti permette di tradurre in realtà, qualcosa che vorresti; questo è il tuo potere

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