Le donne cambiano, i risultati restano gli stessi. Peccato che i risultati dipendano dai tuoi stessi errori.

Le donne cambiano, i risultati restano gli stessi. Peccato che i risultati dipendano dai tuoi stessi errori.
Mr. Seduzione

belle-peres

Questo è il mio primo commento, e voglio per prima cosa ringraziare Mr. Seduzione….grazie a lei ho ritrovato la fiducia nello studiare la seduzione; ho letto moltissimi libri…ma tutti parlano solo ed esclusivamente di tecniche per avere le grazie di una lei (alcuni dicono addirittura che si deve puntare ad una donna alla “nostra portata”…ovvero se siamo brutti dev’essere brutta :-D…)
solo ora che sono giorni che leggo ininterrottamente il suo blog mi rendo conto di questo punto fenomenale….”non sono le donne il problema ma noi”….in questo modo la seduzione diventa soggettiva, e non oggettiva…avendo un punto di vista totalmente diverso rispetto a quello che dicono tutti…per questo mi ha incuriosito il suo medoto…

Ora…io sono un ragazzo di 22 anni di Roma, vorrei raccontare l’ennesima storia del “mi piaci ma come amico”….vedendola da un punto di vista diverso;
Lei dice che la seduzione passiva può cambiare i rapporti in qualsiasi momento…se sei amico e cambi mentalità e modo di essere percepito dalla lei puoi cambiare questo status….
ecco…il mio problema è che credo che a me sia capitato il contrario :-D

Tempo fa c’era una ragazza che mi piaceva molto, ma ci stava provando un mio caro amico…e da diversi mesi (lei era anche uscita con lui…ma INSPIEGABILMENTE lei lo aveva accantonato….ora mi spiego io il perchè…le offrì la cena e più di una volta andò li a chiederle scusa se era scontroso…dato che pensava alla ex ancora);
comunque, visto che ci provava questo mio amico io avevo interesse per lei, ma non ci speravo proprio…
una sera andammo a cena tutti insieme tra amici e c’era pure lei; cercai di ignorarla tutta la sera per non dare problema al mio amico…la mattina dopo decidemmo di andare tutti al mare….lei era cambiata tutto un tratto;

era più disponibile a parlare….era gentile con me (che cercavo di non dare sempre alcun dispiacere al mio amico, nonostante stravedessi per lei)…
all’improvviso rimanemmo soli, e chiacchierammo per molto tempo….
io non credevo proprio di suscitare in lei interesse…e insieme al fatto che piaceva al mio amico non ci speravo nemmeno….
forse questo ha fatto si che chiacchierassi in maniera tranquilla, spensierata…mi divertii insomma;
successivamente gli altri tornarono…e lei mi chiamò (nonostante i nostri lettini fossero distanti parecchio) e mi chiese se potevo spalmarle la crema (visto che la sua migliore amica era vicino a lei mi stupì che non l’avesse chiesto a lei direttamente).
Così feci…la giornata finì poi e ci salutammo.
Dopo il mio amico mi disse che la voleva lasciar perdere…io (fomentato dalla giornata positiva) decisi che ci avrei provato io la prossima volta che l’avrei rivista.

Purtroppo per sfortuna e fatti personali non l’ho più rivista per 4 mesi….lei si era fidanzata nel frattempo per 3 mesi e anche lasciata.
La rividi ma era cambiata veramente tanto….se la tirava, e mi ignorava…poi io commisi degli errori madornali…mi vergogno pure a dirli ora che conosco quanto siano gravi :-D
tipo le dissi che mi piaceva (anche perchè nei 4 mesi che nn la vidi mi ero fatto molte masturnazioni mentali :-D) e che era bella etc….
morale “mi piaci, ma come amico”

Fino alla scoperta della seduzione passiva non mi spiegavo il perchè di questo….tutti mi dicevano “se le fossi piaciuto quel giorno al mare le saresti piaciuto anche dopo no?”
mentre ora capisco….io le piacevo….il fatto di essere solare, di farsi spalmare la crema proprio da me nonostante la conoscessi da solo 2 giorni etc… secondo me era interesse…
mi pare di averlo letto qui “se piaci ad una donna te ne accorgi”; ecco io me ne accorsi (ma nn feci nulla per non ferire il mio amico).
Poi ho rovinato tutto dicendole che mi piaceva, cercando di essere romantico etc…

ora saprei cosa fare…se capitasse oggi :-D….di certo continuerei l’escalation fisica che iniziò lei con il farsi spalmare la crema…
ma al momento non lo sapevo :-D

Ora…secondo lei Mr. Seduzione….quella volta ci fu davvero intersse da parte sua? (dati gesti di farsi spalmare la crema…che ripeto me lo chiese lei…e sarebbe stato più logico che l’avesse fatto l’amica vicino a lei o il mio amico vicino lei, al posto mio, etc..)

Grazie ancora :-)

Per ciascuno di noi, ci sono sostanzialmente tre momenti chiave quando ci si pone un problema da affrontare.

Generalmente si incomincia quando ti trovi davanti ad un muro da superare, dove tutte le certezze che avevi fino ad oggi, sono cadute, di fronte alla realtà. Quando ti rendi conto che nulla di ciò che ritenevi fosse scontato, improvvisamente viene a mancarti.

Quindi, incominci a riflettere sulle soluzioni possibili, dove escogiti un piano e cerchi di trovare un modo pratico per risolvere quella determinata soluzione.

Così finalmente, dopo che risolvi il tuo problema, superato l’ostacolo, tutto ritorna nella norma. Torni ad essere quello che eri prima. Hai la consapevolezza di aver superato l’emergenza e quindi puoi tornare ad uno stato di allerta e quindi a considerarti in “tempo di pace”.

Questo a mio avviso oltre ad essere un grave errore, ti porta a non migliorare.

Sono tuttavia pochi quelli che cercano di andare oltre queste fasi, perchè risolvere il problema una volta sola, per quanto sia piacevole e positivo, alla fine della fiera, non ti porta da nessuna parte.

Le fasi che a mio avviso mancano nel 90% delle persone sono fondamentalmente due.

Comprendere gli errori che ti hanno portato a sbagliare inizialmente

Elevare ad un punto di vista più alto la tua posizione, rispetto a ciò che ti è successo, in modo da sapere esattamente come gestire ogni futura situazione analoga alla precedente.

Certo, si tratta di ovvietà probabilmente, ma NON credo che si tratti di un caso che limitandoti ad aspettare di risolvere i problemi quando ci caschi per cause di vario tipo, ti permetta di evitare di affrontarne altri IDENTICI a quelli che hai superato nel passato.

Un esempio su tutti:

Diciamo che un giorno una ragazza che ti piace, con cui hai magari commesso diversi errori, dopo un tuo tentativo ti dice che ti vede solo come un amico. Ipotizziamo che si tratti di un caso, che quel giorno lei non fosse dell’umore giusto e che tu non fossi convinto della tua scelta.

Magari per quella donna, sei davvero una persona importante, che non vuole perdere, e tutte le belle cose che ti possa dire per giustificare la sua posizione nei tuoi confronti.

Dopo qualche giorno, conosci un’altra ragazza, molto più carina della precedente, più simpatica e solare.

Dentro di te arrivi a pensare: “guarda che fortuna, questa è addirittura migliore della precedente, quasi quasi ci provo con lei”. Così incominci a mandarle 20 o 30 sms al giorno, le dici quanto la consideri simpatica, quanto ti diverti insieme a lei, che ti piacerebbe vederla presto, etc.

I più sofisticati cercheranno addirittura di approfondire la vita passata della ragazza, chi chiederà informazioni sulle sue storie del passato, chi incomincerà a chiedere le caratteristiche del suo ragazzo ideale. (che stranamente vanno sempre a coincidere con le tue). Insomma ti muovi per cercare di combinare qualcosa di buono, almeno con questa.

Così organizzi l’appuntamento, sei euforico che lei abbia accettato; quindi arriva il giorno fatidico, vi vedete da qualche parte in giro per la città e la porti in giro. Fin qui, tutto normale.

Poi però dopo i primi 2 minuti, arriva il fattore “buio totale”, non sai cosa dirle, non sai cosa fare, non hai idea di dove portarla, nè tanto meno di cosa potrebbe voler fare lei.

Ecco che quindi, dentro la tua mente, incomincia ad arrivare la prima “idea”, le chiedi:”cosa ti piacerebbe fare” o “dove potremmo andare?”

Per la serie: “fortuna che sei stato TU a chiederle di uscire insieme.

Lei ovviamente, nel buio più totale; perchè neppure lei sa che cosa potreste fare insieme, nè cosa dire per ravvivare l’appuntamento finisce per bloccarsi del tutto.

Ora, a prescindere da che cosa potresti fare a quel punto dell’appuntamento, ma non credo ci voglia Albert Einstein per comprendere che nella sua testa, l’ultimo dei suoi pensieri sarà quello di iniziare una fantomatica storia insieme a te, piuttosto che baciarti.

Per questo motivo, non ha senso perdere tempo a vedersi e sentirsi per giorni o settimane. Perchè quei giorni e quelle settimane, potresti spenderli in maniera molto più produttiva, se stessi già insieme a lei.

Così morale della favola, dopo il primo appuntamento, tornate a casa, le chiedi se si sia divertita al vostro appuntamento e lei per cortesia cristiana ti dirà magari di si, anche se magari quello fosse stato il peggiore giorno della sua stessa vita.

Ecco che quindi tu inizieresti a chiederle nuovamente di uscire insieme e lei pur di evitare ulteriori imbarazzi, ti dirà che ti vede come un amico, perchè non avrà la minima idea di come evitare di uscire insieme a te.

Quindi ti sarai ritrovato a distanza di pochi giorni due ragazze che ti considerano un amico, avendo perso tempo e non avendole più neppure come amiche.

La cosa assurda è che tutto questo lo puoi evitare, partendo subito, non con chiederle il numero o informazioni sul suo passato, ma puntando a sedurla PER DAVVERO, a farla sentire attratta a te, creando tensione sessuale e cercando il contatto fisico.

Perchè una volta che inneschi in lei queste emozioni, l’UNICA cosa che si aspetterà realmente da te, sarà il momento in cui vi bacerete.

Per questo motivo ad esempio tante persone che sono abituate a vedere la seduzione come un processo che richiede tanti giorni, SI CONVINCONO DA SOLE che sia “praticamente impossibile” riuscire a conoscere ed arrivare a baciare una donna appena conosciuta, nel giro di massimo un’ora. Mentre in realtà è esattamente la cosa che desidera ogni donna.

Il famoso colpo di fulmine, l’istante magico dove conoscono un uomo, a cui si sentono improvvisamente attratte e che dentro di loro sentono sia quello giusto.

Potrebbero sembrare due righe tratte da un romanzo rosa, eppure, questo è ciò che insegno, quello che molti credono che sia impossibile da realizzare, fino a quando non lo realizzano loro stessi di persona.

Perchè sono da sempre abituati a considerare la seduzione, una sorta di “esercitazione militare”, dove sono disposti ad accettare qualsiasi cosa gli possa accadere. Mi è capitato di conoscere durante dei corsi di sentire storie dove i ragazzi mi raccontavano di appuntamenti dove per loro era già stato un successo ricevere un sms del tipo: “mi sono trovata bene con te sta sera” al termine della serata trascorsa con la ragazza.

Ma questo io non lo definirei nemmeno lontanamente come un risultato, quello al massimo è un premio di consolazione per chi ha combinato un disastro. E’ un po come la soddisfazione che può avere un soldato, che resta illeso dopo un agguato nemico, ma si ritrova nella prigione nemica, in una cella larga 2 metri per 2, con una ciotola di latta da cui bere ed un tozzo di pane grande come un pugno, come colazione, pranzo e cena.

Quello non si chiama seduzione, quella è una tortura per l’uomo ma soprattutto per la donna.

Eppure ci sono tanti ragazzi e uomini che considerano questa sorta di “contentini” come dei risultati positivi, perchè non hanno nient’altro a cui aggrapparsi.

Mentre la seduzione dovrebbe essere un piacere, una fonte inesauribile di piacevoli esperienze, di affetto e di grandi soddisfazioni.

Non voglio neppure stare a dividere la seduzione in due strade:

– una semplice, dove ti limiti a fare poche cose ed a riuscire a conquistare ogni volta la donna, che questo poi possa voler dire raggiungere il bacio o qualcosa di più, fa poca differenza.

– una complessa, inutilmente complessa, dove sostanzialmente vedi come va, prendendoti magari, ad ogni appuntamento solo delle grandi delusioni, perdendo talvolta delle donne importanti, sperando che prima o poi arrivi quella Volta fortunata su 100 dove miracolosamente succede qualcosa.

Non voglio fare questa divisione, perchè in realtà questa scissione è dovuta semplicemente ad un’impostazione mentale e caratteriale che certe persone si costruiscono dentro la loro testa.

Perchè quando incominci a trovarti nella condizione di elemosinare un sorriso, un segno d’approvazione da parte sua, tu non la stai seducendo. Ciò che una donna percepisce nel suo subconscio, non è un uomo che la desidera, ma uno che la sta IMPLORANDO.

E che immagine potrà mai avere avere un uomo che implora affetto ad una donna? Che tipo di messaggi, che tipo di personalità percepirà questa persona in lui?

Di certo, non sarà implorandola che le farà crescere in lei il desiderio, non sarà così che innescherai in lei la passione e l’istinto sessuale.

Sedurre una donna, significa sapere dove stai andando, ed al tempo stesso avere la determinazione di partire dal famoso primo piano dell’ascensore ed arrivare fino all’ultimo, senza sentire dentro di te il bisogno di scusarti con lei di nulla.

Perchè tu sei il piacere, perchè tu sei il suo desiderio e prima o poi una volta diventati partner è normale che diventi anche il suo sogno erotico.

La cosa buffa è che spesso e volentieri chi capita in questo tipo di situazioni chi si ritrova ad essere considerato un amico è proprio chi è abituato ad avanzarsi a fare le cose all’ultimo minuto, chi è sempre convinto che ci sia tempo per fare le cose, chi cerca di allontanare all’infinito i problemi, pur di non affrontarli subito.

E’ una forma di pigrizia, è vero, ma la differenza tra essere pigro, conquistando la donna, e l’essere pigro, venendo rifiutato con la scusa del “sei un amico” è così sottile che molti non riescono a distinguerla.

Tuttavia il risultato, le soddisfazioni che derivano da questa “sottile differenza” sono piuttosto evidenti.

Chissene frega se ad esempio quella ragazza al tempo ti venisse dietro. Certo non so quante ti lancerebbero segnali d’interesse e ti chiederebbero di poterti spargere la crema sulla schiena, pur considerandoti semplicemente un amico.

Perchè se quella volta hai perso l’occasione, quante altre volte ne avrai perse, senza neppure accorgertene.

Questo è lo step che mi piacerebbe che tu facessi.

Che prendessi il tuo passato e facessi tesoro delle tue esperienze positive e negative, per riuscire a gestire  A TUO FAVORE tutte le situazioni analoghe che da oggi, incontrerai sulla tua strada.

Perchè è vero che le donne sono diverse tra loro, ma se continuerai a fare gli stessi errori che hai commesso fino ad oggi, se non farai nulla per migliorare, continuerai a fare sempre gli stessi identici errori.

E probabilmente sarai troppo dispiaciuto dall’aver perso l’ennesima occasione, da renderti conto che l’errore che hai commesso oggi, nonostante la donna fosse diversa, era uguale a quello di ieri, di un anno fa.

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